Questo libro vuole essere anzitutto una storia di Gadda secondo Gadda. Cerca perciò di ricostruire i principi e i modelli della sua idea di romanzo, da Manzoni a Dostoevskij, da Zola a d’Annunzio. Il problema del pastiche si pone così in una poetica romanzesca; anche se, subito, trascende i limiti di genere. Esso nasce come difficoltà di maneggiare la letteratura, alternativamente venerata e dissacrata; e solo dopo fa i conti con la pluralità dei linguaggi dell’uso, superando la propria angoscia epigonale. Il suo significato sta nell’impossibilità moderna di conciliarsi con il passato e nella disgregazione di ogni orizzonte di totalità.